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ANFIBI

La classe degli Anfibi comprende tre gruppi: Anuri (rane, rospi e raganelle), Apodi (cecilie) e Urodeli (salamandre e tritoni).
Nella maggior parte dei casi passano lo stadio giovanile in acque e lo stadio adulto sulla terraferma; da girini sono erbivori, ma durante la metamorfosi
diventeranno carnivori e si nutriranno di piccoli animaletti come insetti e vermi, che cattureranno senza andare a caccia, ma semplicemente aspettando che siano loro ad avvicinarsi.
Sono animali a sangue freddo e regolano la loro temperatura con il comportamento: di solito sono attivi di notte, ma solo se l'umidità è sufficiente ad impedire la perdita d'acqua per evaporazione.
Dato che per le piccole dimensioni sono spesso preda di animali più grandi, molte specie hanno ghiandole velifere nella pelle, che producono sostanze repellenti o addirittura tossiche.
Se minacciate alcune rane si fingono morte, mentre i rospi, per spaventare i predatori, si gonfiano cercando di sembrare più grandi.
I maschi e le femmine di solito conducono vite separate e per trovare o attirare il partner al momento della riproduzione, si servono di richiami sonori (maschi degli Anuri) o lasciano scie odorose (alcune salamandre).

ESEMPIO DI UN ANFIBIO:

CECILIA DI MENGLA COUNTY- Ichtyophis bannanicus

http://calphotos.berkeley.edu/imgs/128x192/0000_0000/0609/2913.jpeg

Questa cecilia è un anfibio originario del Sud-Est Asiatico, dove i suoi habitat naturali son le foreste tropicali e subtropicali, le rive dei fiumi e le piantagioni ben irrigate,
dove scava buche nel terreno in cui vivere. È una specie di medie dimensioni, 50-70 cm, che si nutre di vermi e insetti. In caso di pericolo secerne dalle ghiandole velenifere presenti sulla sua pelle
sostanze disgustose o addirittura letali. Poiché la sua vista è poco sviluppata si affida soprattutto all'olfatto e a due tentacoli sensoriali posti ai lati della testa, tra gli occhi e le narici.
È minacciata dalla perdita dei suoi habitat naturali.